Bonus 110, Superbonus 110, Ecobonus 110%, Sismabonus, Bonus facciate: facciamo un po’ di chiarezza

Super bonus 110

Cercando su Google termini come Bonus 110, Superbonus 110, Ecobonus 110%, Sismabonus o Bonus facciate, si ottengono milioni di risultati. Di cosa si tratta fondamentalmente?

Intanto una prima notizia: l’Agenzia delle Entrate, più che Bonus 110, utilizza il termine Superbonus 110.

Parliamo quindi di un bonus, ovvero un’agevolazione economica, che man mano ha preso forma a partire dal decreto legge del 19 maggio 2020, n. 34, incentrato sulle misure prese dal Governo italiano in risposte all’emergenza sanitaria. Nello specifico il cosiddetto Decreto Rilancio fa riferimento a “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”. Lo stesso è stato convertito in legge il 17 luglio 2020, con ultimo aggiornamento all’atto pubblicato il 3 dicembre 2020.

Cosa significa Super bonus 110?

In termini molto semplici, viene alzata al 110% la quota di detrazione (aliquota, percentuale di reddito in base a cui si determina un’imposta dovuta) relativa alle spese per un certo tipo di interventi strutturali ed energetici degli edifici. Parliamo di interventi di efficientamento energetico, misure antisismiche, installazione di impianti fotovoltaici, nonché infrastrutture dedicate alla ricarica di mezzi elettrici all’interno degli edifici.

L’Italia ha deciso cioè, in accordo con le misure a sostegno della Green Economy condivise a livello di Unione Europea, di facilitare interventi in ambito di edilizia residenziale. Questo con il doppio fine di rimettere in moto il tessuto delle aziende paralizzato dal lockdown e al tempo stesso innovare l’esistente in un’ottica di maggiore sostenibilità ambientale.

Che ne è degli altri Bonus?

Sappiamo che già prima della pandemia erano attivi dei Bonus fino al 75% per il recupero del patrimonio edilizio, nonché per ridurre i rischi sismici nelle zone più esposte a terremoti (Sismabonus) e per la riqualificazione energetica degli edifici, appunto i vari Ecobonus.

La novità più importante, rispetto a queste misure attivate in precedenza è che questa volta è stato trovato un definitivo accordo politico anche qualora si vogliano trasmettere alle aziende i benefici in ambito di detrazione, in cambio di sconti immediati sui lavori da effettuare e la fornitura dei materiali.

In cosa consiste la cessione del credito fiscale alle aziende

Avviene quindi una cessione del credito fiscale alle aziende, corrispondente alla detrazione prevista. Dal 15 ottobre 2020 è possibile l’invio di questo tipo di richieste, utilizzando questo tipo di modulo. Il termine ultimo è il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui è stata effettuata la spesa.

Scadenza del Super bonus 110

Il Superbonus 110, a meno di ulteriori proroghe, sarà valido per questo tipo di spese fino al 31 dicembre 2021. Potrà essere richiesto da amministrazioni condominiali, singoli proprietari degli immobili oggetto degli interventi, enti amministrativi per l’edilizia popolari (es. IACP Istituti Autonomi Case Popolari), cooperative di abitazione a proprietà indivisa, associazioni benefiche e onlus (organizzazioni non lucrative di utilità sociale; organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale e nei registri regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano), nonché società sportive o associazioni per sport dilettantistico, per specifici lavori riguardanti parti di immobili adibiti a spogliatoi.

In realtà per gli interventi effettuati dagli Istituti autonomi case popolari (IACP), le detrazioni fiscali potranno essere applicate anche alle spese, documentate e rimaste a carico del contribuente, sostenute dal 10 gennaio 2022 al 30 giugno 2022.

Gli interventi si dividono tra “principali” (o trainanti) e “aggiuntivi”: di cosa si tratta

I primi riguardano ad esempio l’isolamento termico degli immobili (involucri, cappotto termico che interessi più del 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio), la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni, nonché su edifici unifamiliari o su unità immobiliari di edifici plurifamiliari con funzionamento autonomo. Naturalmente anche i materiali isolanti dovranno rispettare i criteri ambientali minimi (decreto del Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare 11 ottobre 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 259 del 6 novembre 2017). A questi si aggiunge come detto la preesistente parte collegata agli interventi antisismici, con la detrazione del Sismabonus portata al 110% per ogni intervento fino al 31 dicembre 2021.

Qui il link alle tabelle che spiegano meglio i limiti di spesa.

Il Superbonus 110, una volta attivato almeno uno degli interventi principali o trainanti, permette di estendere i lavori anche ad aspetti aggiuntivi riguardanti appunto l’efficienza energetica, quindi l’eventuale installazione di impianti solari fotovoltaici e altre infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.

Sperando di fare cosa gradita, riportiamo anche il link alla guida completa di tutti gli interventi agevolativi.

Come ottenere il Super bonus 110

In base alla propria dichiarazione dei redditi, lì dove si decida di beneficiare dell’agevolazione facendo seguire la pratica dal proprio commercialista o CAF, la detrazione del 110% sarà suddivisa in 5 quote annuali. Ad esempio, per una spesa complessiva di 100.000 Euro, si potranno portare in detrazione fino a 22.000 Euro l’anno per 5 anni.

Al contrario, cedendo direttamente all’azienda il credito corrispondente alla detrazione prevista, si potrà ottenere un immediato vantaggio sotto forma di sconto in fattura. Questa può interessare i fornitori stessi di beni e servizi indispensabili per realizzare l’intervento, altri soggetti privati, imprese o società, oppure banche e/o altri intermediari finanziari.

Documenti per la richiesta del Bonus 110

Per poter procedere in tutta sicurezza e trasparenza con le suddette pratiche, sarà ovviamente necessaria una documentazione conforme. Il visto di conformità della stessa è a cura dei referenti fiscali quali commercialisti, ragionieri, periti commerciali o consulenti del lavoro, nonché dagli stessi CAF.

In parallelo a questa documentazione ai fini fiscali, sarà presentata una documentazione tecnica (cosiddetta “asseverazione”) dimostrante appunto come gli interventi oggetto di spesa migliorino l’efficienza energetica oppure le riduzione del rischio sismico.

Asseverazione Bonus 110

Per l’asseverazione della congruità delle spese fanno fede i riferimento di prezzo individuati dal decreto legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90. Il Bonus 110 è riconosciuto lì dove l’intervento garantisca il miglioramento di almeno due classi energetiche, dimostrabile tramite Attestato di Prestazione Energetica (Ape) a opera di un tecnico abilitato. Se non è possibile l’avanzamento di due classi energetiche, può esserne sufficiente una (la più alta possibile), sempre certificando il tutto mediante Ape. Per gli interventi di adeguamento antisismico è prevista anche una detrazione del 90% sull’acquisto (decisamente opportuno in zone di un certo rischio, quali 1, 2 e anche 3) di una polizza assicurativa anticalamità.

Questo sia per certificare il rispetto dei requisiti tecnici necessari per l’ottenimento dei benefici fiscali, sia a supporto della congruità delle spese effettivamente sostenute rispetto agli interventi agevolati.

Limiti di spesa per il cappotto

  • 50.000 euro > Per edifici unifamiliari o unità immobiliari all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  • 40.000 euro moltiplicati per il numero complessivo delle unità immobiliari di cui si compone l’edificio (per edifici composti da due a otto unità immobiliari);
  • 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari di cui si compone l’edificio (edifici da più di otto unità immobiliari).

Sostituzione impianti di climatizzazione invernale

Gli interventi riguardano le parti comuni degli edifici, inclusa la sostituzione degli esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A, a pompa di calore.

Sono compresi gli impianti ibridi o geotermici, anche in abbinamento con impianti fotovoltaici o impianti di micro-cogenerazione o a collettori solari.

Oppure, nel caso di comuni montani, è contemplato anche l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficiente.

Limiti di spesa Bonus 110% per interventi sulle parti comuni

  • 20.000 euro Moltiplicati per il numero delle unità immobiliari di cui si compone l’edificio (per edifici fino a otto unità immobiliari);
  • 15.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari di cui si compone l’edificio (edifici da più di otto unità immobiliari).
  • Sono ammesse anche le spese per lo smaltimento e la bonifica degli impianti sostituiti (tetto massimo di spesa 30.000 euro).

Super bonus 110% anche per le seconde case

Il Superbonus 110, inizialmente destinato solo alla residenza principale, in seguito alle modifiche apportate durante la conversione in legge si estende anche alle seconde case. Questo il senso dell’emendamento approvato da entrambe le Camere:

“per gli interventi realizzati sul numero massimo di due unità immobiliari, fermo restando il riconoscimento delle detrazioni per gli interventi effettuati sulle parti comuni dell’edificio.”

Non rientrano invece nell’agevolazione le unità immobiliari cosiddette “di pregio”, ovvero appartenenti alle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville).

Unica eccezione, nella categoria catastale A/9 (castelli, palazzi di eminente pregio storico o artistico), nel caso di immobili aperti, anche parzialmente, al pubblico.

Come fare per ottenere il Bonus 110

I dati degli interventi vanno inviati in modalità telematica, con comunicazione anche all’ENEA. Nel caso di attestazioni o asseverazioni infedeli si va incontro a sanzioni dai 2.000 ai 15.000 euro, oltre alla perdita istantanea dei benefici fiscali previsti dal Superbonus 110.

In generale gli interventi che danno diritto alla detrazione del 110%, riguardanti sia singole unità immobiliari che interi condomini, interessano solo le costruzioni esistenti, anche in caso di demolizione e ricostruzione ex novo. Non si applicano invece alle nuove costruzioni, questo anche nell’ottica di salvaguardare il consumo del suolo.

Per gli interventi condominiali, la spesa detraibile che spetta a ogni condomino è fissata in base ai millesimi di parti comuni di sua competenza. Il Super bonus 110 include anche le spese funzionali a eseguire l’intervento, come l’acquisto di materiali, la progettazione e le spese per consulenze professionali, perizie, installazione di ponteggi, smaltimento dei materiali rimossi, Iva, imposta di bollo, diritti sui titoli abilitativi edilizi.

Per ottenere il superbonus è indispensabile pagare mediante bonifico bancario o postale parlante da cui risulti la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita Iva del soggetto destinatario del bonifico. Molti istituti di credito hanno già predisposto appositi moduli di bonifico per i pagamenti di ristrutturazioni edilizie ed Ecobonus.